Qualche considerazione su Report

Due sere fa è andata in onda una straordinaria puntata di Report. Si parlava della trattativa Stato-mafia e delle sue ramificazioni a partire da Bologna 1980 alle stragi degli anni novanta. Pur ribadendo la qualità eccelsa del servizio, sorgono alcune domande e sovvengono degli spunti critici che qui elenchiamo.


-Si può collegare la strage di Bologna a quelle di Firenze, Milano e Napoli? Secondo noi no. Esse sono due stragi appartenenti a due momenti diversi. La prima riguarda la strategia della tensione, la seconda ha come obiettivo il volere mafioso di costringere lo Stato a scendere a patti. Report le collega parlando di servizi segreti che vogliono ricollocarsi dopo la caduta del muro di Berlino ma il collegamento è labile.


-Perché Berlusconi sarebbe stato danneggiato politicamente dalla strage dei carabinieri, mai avvenuta, all’Olimpico di Roma? Quale candidato della destra avrebbe avuto gioco facile nello strumentalizzare la strage usando i classici mantra della sicurezza e dell’ordine.

-Sempre riguardo Berlusconi. Assodati i suoi rapporti con la mafia fin dagli anni settanta e di fatto assodato anche l’aiuto elettorale della mafia a Forza Italia perché non si allarga il campo chiedendosi se è davvero possibile fare politica senza la Mafia in Sicilia. Perché altrettanto assodati sono i rapporti tra Cosa nostra e la DC, specialmente con la corrente andreottiana. E allora perché si riduce il discorso a Berlusconi e Dell’Utri, non dimenticando che Lima stava ad Andreotti come “il Professore” sta a Berlusconi, senza allargare lo sguardo a un panorama più ampio. Un panorama fatto di connessioni tra mafia e politica che vanno avanti da decenni, ben prima dell’arrivo del Cavaliere in politica.


-Infine, perché Baiardo parla ora a un giornalista e non va dall’autorità giudiziaria?


La puntata rimane monumentale e particolarmente apprezzabile e condivisibile la critica fatta da uno degli intervistati alla locuzione “servizi segreti deviati”. Essa non è accettabile perché si parla dei vertici dei servizi coinvolti in azioni a dir poco oscure e con rapporti foschi con le alte cariche dello Stato. Come si può parlare di “settori dello Stato deviati” quando si tratta della testa di esso? Quindi il servizio è stupendo, invitiamo tutti a recuperarlo su Rai Play e ci uniamo, nel nostro piccolo, ai complementi piovuti da più parti alla trasmissione di Rai Tre.

Pubblicato da unaltropuntodivista

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