RECENSIONE LIBRO “MAZZINI E BAKUNIN” DI NELLO ROSSELLI

Gli albori del movimento operaio italiano in un saggio illuminante.

AUTORE: Nello Rosselli

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1927

EDIZIONE: StreetLib

GENERE: Saggio storico

DOVE COMPRARLO: Ebook su IBS

COSTO: 47 centesimi

CONTENUTO: Nello Rosselli, di formazione mazziniana e antifascista ucciso in Francia da sicari del regime mussoliniano, si addentra negli albori del movimento operaio italiano dal 1860 al 1872. Le figure dominanti sono Mazzini, padre della Patria ma oramai anziano, e Bakunin, molto legato all’Italia. Sullo sfondo i dissidi tra mazziniani e internazionalisti con questi ultimi che hanno cominciato a prendere campo nella Penisola subito dopo la fondazione della Prima Internazionale. In questo periodo non mancarono i dissidi ma permane una certa unità d’intenti tra Marx, Mazzini e Bakunin. I tre si contendevano le classi operaie italiane con il primo che sfruttava il terzo contro il secondo. In una matassa di giornali, associazioni segrete e non, attività di cooperazione e congressi germogliavano i semi del movimento operaio italiano che sicuramente si sarebbe sviluppato un po’ più tardi rispetto al resto d’Europa ma avrebbe anche avuto una certa forza rivoluzionaria come poi verrà dimostrato dalla Settimana Rossa e dal Biennio Rosso.

PERCHE’ LEGGERLO: Il libro, pur essendo degli anni venti, ha un linguaggio molto moderno e la lettura scorre con facilità. Tuttavia la specificità dell’argomento necessita un certo interesse di base. Senza di esso il saggio rischia di risultare oltremodo pesante. Nonostante ciò non è eccessivamente lungo, circa 230 pagine, ed è fondamentale leggerlo per due motivo. Il primo è che permette un parziale, ma efficace, recupero di alcune delle idee di Mazzini. Un pensatore e rivoluzionario decisivo per il nostro processo di unità nazionale e capace di sviluppare una teoria economico-sociale decisamente interessante e meritevolissima di essere conosciuta. La seconda ragione è complementare. Il libro ricostruisce perfettamente l’influenza che ebbe la Prima Internazionale, e soprattutto Bakunin, sulle masse operaie. Un’influenza, che aiutata da quella più antica ma più primitiva teoricamente di Mazzini, permise per la prima volta una sollevazione morale e anche economica delle classi più basse del Belpaese. Infine a 100 anni dalla fondazione del Partito Comunista d’Italia occorre recuperare il percorso che ha portato alla creazione di quello che diventerà il più grande partito marxista dell’Europa Occidentale.

VALUTAZIONE: 4.5/5

Pubblicato da unaltropuntodivista

Sito di informazione. Attualità, storia e politica raccontate in maniera diversa.