RECENSIONE LIBRO “I DIARI SEGRETI” DI GIULIO ANDREOTTI

Uno sguardo all’interno della vita del Divo Giulio ma con l’impressione che ci sia ancora molto di non detto.

AUTORE: Giulio Andreotti, prefazione di Andrea Ricciardi e a cura di Serena e Stefano Andreotti.

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020

EDIZIONE: Solferino

GENERE: Diari

DOVE COMPRARLO: Mondadori

COSTO: 19 euro

CONTENUTO: Nel libro troviamo i diari di Giulio Andreotti dal 1979 al 1989. Prima lo troviamo, stranamente, senza incarichi governativi ma molto attivo per l’Unione Interparlamentare. Poi assistiamo agli anni come ministro degli Esteri di Craxi, Goria e De Mita. Per concludere con la sua nomina a presidente del consiglio da parte del compagno di partito storico nonché presidente della Repubblica Cossiga. Nel mezzo la morte di Berlinguer e La Malfa, i conflitti con il segretario De Mita, le messe per l’amata madre deceduta, gli incontri con il papa e altri importanti prelati, i (pochi) ricordi di Moro, le vicende giudiziarie e le numerosissime crisi di governo. Tra le infinite riunioni e viaggi Andreotti trovò sempre lo spazio per la famiglia.

PERCHE’ LEGGERLO: Resistere per 45 anni alla caotica vita politica della Prima Repubblica è un’impresa riuscita a pochi, tra questi il più importante è il grande manovratore Giulio Andreotti. La sua rete di contatti fa veramente impressione, ebbe legami con ogni tipo di ambiente garantendosi rapporti personali da far fruttare al momento opportuno. Tuttavia il diario pare incompleto. Pochi riferimenti a Moro, scarni gli argomenti trattati nelle riunioni che si segna sul diario. La sensazione è che manchi molto. Ma vale la pena leggere per avere un’idea su chi fosse realmente l’uomo più influente della politica italiana dal dopoguerra a Tangentopoli e per capire meglio come funzionavano i rapporti politici in Italia, in Europa e nel mondo.

VALUTAZIONE: 3/5

Pubblicato da unaltropuntodivista

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